La recente pandemia del virus SARS-COV2, responsabile della sindrome nota come COVID-19, ha
comportato enormi problemi nella gestione clinica di un elevato numero di pazienti con molteplici esigenze
cliniche, molti dei quali in condizioni critiche. Trattandosi di una patologia altamente contagiosa, la gestione
corretta dei DPI è quanto mai essenziale, perché un singolo errore può vanificare la protezione,
contaminare l'operatore, l'ambiente o gli altri sanitari con cui entra in contatto successivamente. Questo
corso vuole fornire indicazioni rapidamente usufruibili per aiutare gli operatori nella gestione di questi
dispositivi.
Durante la RCP, i soccorritori devono eseguire compressioni efficaci a una profondità e frequenza appropriate (100-120/min) riducendo al minimo il numero e la durata delle interruzioni nelle compressioni toraciche. Inoltre, per una RCP di alta qualità, è necessario consentire la riespansione toracica completa dopo ongi compressione e occorre evitare una ventilazione eccessiva.
In Italia, il rischio di ictus dopo i 25 anni, considerando uomini e donne assieme, è pari al 23,3%.
Il rischio è simile per uomini e donne, anche se leggermente superiore per queste ultime.
Il rapporto tra ictus ischemico e ictus emorragico è 1,95:1.
I valori italiani sono sovrapponibili alla media degli stati dell’Europa occidentale.
Il rischio di ictus è particolarmente alto in Europa centrale e orientale e nell’Asia orientale.
Il dispositivo semiautomatico per la rianimazione in caso di arresto cardiaco, e i corsi rivolti ai dipendenti per imparare a utilizzarlo, inclusi nel nuovo modello OT24 tra gli interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro che garantiscono una riduzione del tasso di premio