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(2015 AHA): durante la RCP manuale, i soccorritori devono eseguire le compressioni toraciche a una profondità di almeno 2 pollici (5 cm) per un adulto medio, evitando profondità di compressione eccessive (superiori a 2.4 pollici [6cm]).
(2010 AHA): le compressioni dello sterno dell'adulto devono avere una profondità di almeno 2 pollici (5 cm).
(Motivazione): le compressioni creano un flusso ematico principalmente tramite l'aumento della pressione intratoracica e la compressione diretta del cuore. Grazie alle compressioni si genera un flusso ematico critico e l'ossigeno viene trasportato al cuore e al cervello. I soccorritori spesso non comprimono il torace adeguatamente, nonostante la raccomandazione di "premere forte". Sebbene si raccomandi una profondità delle compressioni di almeno 2 pollici (5 cm), l'Aggiornamento delle linee guida 2015 include nuove evidenze su potenziale di una soglia massima di profondità delle compressioni (superiore a 2.4 pollici [6 cm]), oltre la quale possono verificarsi complicanze. La profondità delle compressioni può essere difficile da giudicare senza l'utilizzo di dispositivi di feedback e l'identificazione dei limiti massimi della profondità delle compressioni può essere complessa. E' importante che i soccorritori sappiano che la raccomandazione sul limite massimo della profondità delle compressioni si basa su 1 studio molto piccolo che ha segnalato un'associazione tra una profondità eccessiva delle compressioni e lesioni non potenzialmente letali. Gran parte dei monitoraggi con dispositivi di feedback RCP suggerisce che le compressioni sono più spesso troppo superficiali e non troppo profonde.
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