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Cosa C'è da Sapere sull'Evoluzione del BLS: Anni 1970 - L'Introduzione del BLS su Scala Globale

Negli anni '70, il Basic Life Support (BLS) divenne una pratica standardizzata a livello globale, grazie alla pubblicazione delle prime linee guida ufficiali da parte dell'American Heart Association nel 1974. Queste linee guida codificarono le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), come le compressioni toraciche e la respirazione bocca-a-bocca, garantendo un approccio uniforme alle emergenze mediche. La formazione di massa, rivolta sia ai professionisti sanitari che ai cittadini comuni, contribuì a diffondere il BLS su scala mondiale. Questa standardizzazione e l'educazione pubblica portarono a un significativo miglioramento nella risposta alle emergenze cardiache, salvando innumerevoli vite e stabilendo il BLS come una competenza essenziale nella medicina d'urgenza moderna.

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Anni 1950-1960: Le Origini del Basic Life Support (BLS)

Negli anni '50 e '60 si gettarono le basi del moderno Basic Life Support (BLS). La respirazione bocca-a-bocca fu introdotta grazie agli studi pionieristici di Peter Safar e James Elam nel 1957, dimostrando che questo metodo poteva essere usato efficacemente per ossigenare i polmoni di chi era in arresto respiratorio. Nel 1960, William Kouwenhoven, James Jude e Guy Knickerbocker rivoluzionarono ulteriormente il soccorso di emergenza dimostrando l'efficacia delle compressioni toraciche per mantenere la circolazione sanguigna durante un arresto cardiaco. Queste scoperte furono rapidamente adottate nella pratica medica, ponendo le basi per le tecniche di RCP (rianimazione cardiopolmonare) e BLS che sono ancora oggi alla base delle linee guida di primo soccorso.

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Cosa C'è da Sapere sull'Evoluzione del BLS: Dalla Respirazione Bocca-a-Bocca agli Strumenti Digitali di Oggi

L'evoluzione del Basic Life Support (BLS) dal 1950 a oggi ha visto progressi significativi. Negli anni '50 sono state introdotte la respirazione bocca-a-bocca e le compressioni toraciche esterne, fondamenti del BLS moderno. Nel 1974 l'American Heart Association ha pubblicato le prime linee guida ufficiali. Negli anni '80 e '90, la diffusione dei defibrillatori automatici esterni (DAE) ha migliorato notevolmente le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Le linee guida sono state aggiornate nel 2005, 2010, 2015 e 2020, con un'enfasi crescente sulle compressioni toraciche di alta qualità e sull'integrazione delle nuove tecnologie. Oggi, la formazione digitale e l'accessibilità ai DAE sono al centro delle pratiche di BLS.

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Dal Decreto alla Diffusione: Il Percorso Normativo dei Defibrillatori in Italia

L'evoluzione della normativa italiana sui defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) ha reso questi dispositivi sempre più accessibili al pubblico. A partire dal Decreto Ministeriale del 2011, l'uso del DAE è stato esteso anche a persone non sanitarie, purché adeguatamente formate, segnando un passo cruciale verso una maggiore diffusione. Successivamente, la Legge 116/2021 ha introdotto l'obbligo di dotazione di DAE in luoghi pubblici e privati, facilitando l'intervento in caso di arresto cardiaco. Questa normativa riflette l'importanza di un intervento tempestivo e mira a ridurre i decessi per arresto cardiaco improvviso, promuovendo l'adozione e la diffusione capillare dei defibrillatori in tutta Italia.

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Le centrali 118 in Italia

La Centrale Operativa 118 , attiva 24 ore su 24, ha l’obiettivo di organizzare e gestire le attività di emergenza – urgenza sanitaria territoriale, assicurando il coordinamento di tutti gli interventi dal momento dell’evento sino all’attivazione della risposta ospedaliera, garantendo il trasporto del paziente all’ospedale più vicino e più idoneo alla gestione della patologia. Struttura delle centrali operative nel territorio nazionale.

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IMPORTANZA DELLE COMPRESSIONI TORACICHE - dalle linee guida AHA Guidelines - Highlights-Italian 2010 alle 2015

Quando ci troviamo ad assistere una vittima colpita da arresto cardiaco improvviso è necessario praticare subito una RCP con le sole compressioni toraciche anche guidata al telefono in modo efficace dal 118. Tuttavia, per i soccorritori non professionisti addestrati e che sono in grado di eseguirla, si consiglia sempre di provvedere alla rianimazione con compressioni e ventilazioni.

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Consigli

FREQUENZA DELLE COMPRESSIONI TORACICHE - dalle linee guida AHA Guidelines - Highlights-Italian 2010 alle 2015

Durante la RCP, i soccorritori devono eseguire compressioni efficaci a una profondità e frequenza appropriate (100-120/min) riducendo al minimo il numero e la durata delle interruzioni nelle compressioni toraciche. Inoltre, per una RCP di alta qualità, è necessario consentire la riespansione toracica completa dopo ongi compressione e occorre evitare una ventilazione eccessiva. 

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