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Cosa C'è da Sapere sull'Evoluzione del BLS: Anni 1970 - L'Introduzione del BLS su Scala Globale

Negli anni '70, il Basic Life Support (BLS) divenne una pratica standardizzata a livello globale, grazie alla pubblicazione delle prime linee guida ufficiali da parte dell'American Heart Association nel 1974. Queste linee guida codificarono le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), come le compressioni toraciche e la respirazione bocca-a-bocca, garantendo un approccio uniforme alle emergenze mediche. La formazione di massa, rivolta sia ai professionisti sanitari che ai cittadini comuni, contribuì a diffondere il BLS su scala mondiale. Questa standardizzazione e l'educazione pubblica portarono a un significativo miglioramento nella risposta alle emergenze cardiache, salvando innumerevoli vite e stabilendo il BLS come una competenza essenziale nella medicina d'urgenza moderna.

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Anni 2000: Innovazioni e Cambiamenti delle Linee Guida del BLS

Negli anni 2000, il Basic Life Support (BLS) ha subito cambiamenti significativi, grazie alle nuove linee guida dell'American Heart Association (AHA) del 2005. Queste hanno introdotto un rapporto compressionidi 30:2, riducendo le interruzioni delle compressioni toraciche e migliorando l'efficacia della rianimazione cardiopolmonare (RCP). L'attenzione si è spostata sulle compressioni toraciche continue per mantenere il flusso di sangue al cuore e al cervello. Parallelamente, è aumentato il numero di programmi di formazione pubblica, rendendo la RCP più accessibile a tutti, anche a coloro senza formazione medica. Inoltre, si è dato risalto alla RCP "solo compressioni" per i soccorritori laici, semplificando l'intervento. Questi sviluppi hanno ampliato la partecipazione del pubblico nella gestione delle emergenze cardiache, aumentando le possibilità di sopravvivenza.

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Anni 1950-1960: Le Origini del Basic Life Support (BLS)

Negli anni '50 e '60 si gettarono le basi del moderno Basic Life Support (BLS). La respirazione bocca-a-bocca fu introdotta grazie agli studi pionieristici di Peter Safar e James Elam nel 1957, dimostrando che questo metodo poteva essere usato efficacemente per ossigenare i polmoni di chi era in arresto respiratorio. Nel 1960, William Kouwenhoven, James Jude e Guy Knickerbocker rivoluzionarono ulteriormente il soccorso di emergenza dimostrando l'efficacia delle compressioni toraciche per mantenere la circolazione sanguigna durante un arresto cardiaco. Queste scoperte furono rapidamente adottate nella pratica medica, ponendo le basi per le tecniche di RCP (rianimazione cardiopolmonare) e BLS che sono ancora oggi alla base delle linee guida di primo soccorso.

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Cosa C'è da Sapere sull'Evoluzione del BLS: Dalla Respirazione Bocca-a-Bocca agli Strumenti Digitali di Oggi

L'evoluzione del Basic Life Support (BLS) dal 1950 a oggi ha visto progressi significativi. Negli anni '50 sono state introdotte la respirazione bocca-a-bocca e le compressioni toraciche esterne, fondamenti del BLS moderno. Nel 1974 l'American Heart Association ha pubblicato le prime linee guida ufficiali. Negli anni '80 e '90, la diffusione dei defibrillatori automatici esterni (DAE) ha migliorato notevolmente le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Le linee guida sono state aggiornate nel 2005, 2010, 2015 e 2020, con un'enfasi crescente sulle compressioni toraciche di alta qualità e sull'integrazione delle nuove tecnologie. Oggi, la formazione digitale e l'accessibilità ai DAE sono al centro delle pratiche di BLS.

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Dal Decreto alla Diffusione: Il Percorso Normativo dei Defibrillatori in Italia

L'evoluzione della normativa italiana sui defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) ha reso questi dispositivi sempre più accessibili al pubblico. A partire dal Decreto Ministeriale del 2011, l'uso del DAE è stato esteso anche a persone non sanitarie, purché adeguatamente formate, segnando un passo cruciale verso una maggiore diffusione. Successivamente, la Legge 116/2021 ha introdotto l'obbligo di dotazione di DAE in luoghi pubblici e privati, facilitando l'intervento in caso di arresto cardiaco. Questa normativa riflette l'importanza di un intervento tempestivo e mira a ridurre i decessi per arresto cardiaco improvviso, promuovendo l'adozione e la diffusione capillare dei defibrillatori in tutta Italia.

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Smarthpone e possibile rischio per pacemaker e defibrillatori, al via uno studio Iss

Troppa tecnologia può far male. Lo ribadisce uno studio americano che rivela l’interferenza dello smartphone con il pacemaker. La ricerca ha di fatto indagato sui legami tra la calamita presente nell’iPhone 12 Pro Max e il malfunzionamento di eventuali defibrillatori e pacemaker. Dai risultati si evince che il magnete per la ricarica wireless potrebbe disattivare i defibrillatori impiantabili. Per questo motivo si sconsiglia, per chi ha subito l’impianto di uno di questi apparecchi, di avvicinare il cellulare al petto o meglio inserirlo nel taschino della giacca o della camicia.

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Cercare un DAE per salvare una vita: molto più complicato di quanto si pensi

Nonostante il loro posizionamento diffuso, i DAE di accesso pubblico sono utilizzati solo prima dell'arrivo dello SME nel 2% -5% degli arresti cardiaci.4 I motivi di ciò non sono del tutto chiari, ma i 3 fattori principali probabilmente sono: scarsa disponibilità, scarsa accessibilità e un mancanza di conoscenza e fiducia degli astanti.

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Le centrali 118 in Italia

La Centrale Operativa 118 , attiva 24 ore su 24, ha l’obiettivo di organizzare e gestire le attività di emergenza – urgenza sanitaria territoriale, assicurando il coordinamento di tutti gli interventi dal momento dell’evento sino all’attivazione della risposta ospedaliera, garantendo il trasporto del paziente all’ospedale più vicino e più idoneo alla gestione della patologia. Struttura delle centrali operative nel territorio nazionale.

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CORSO FAD GRATUITO "Basic Life Support and Defibrillation"

"O ti formi o ti fermi" - Salvamento Academy, considerata l'emergenza sanitaria, vuole dare il proprio contributo nel rispetto delle disposizioni del nostro Governo e della propria mission: la diffusione della cultura del soccorso.  Ha quindi deciso di concedere GRATUITAMENTE a tutti la possibilità di aggiornarsi o formarsi alle manovre di rianimazione cardiopolmonare con un corso on line.

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IMPORTANZA DELLE COMPRESSIONI TORACICHE - dalle linee guida AHA Guidelines - Highlights-Italian 2010 alle 2015

Quando ci troviamo ad assistere una vittima colpita da arresto cardiaco improvviso è necessario praticare subito una RCP con le sole compressioni toraciche anche guidata al telefono in modo efficace dal 118. Tuttavia, per i soccorritori non professionisti addestrati e che sono in grado di eseguirla, si consiglia sempre di provvedere alla rianimazione con compressioni e ventilazioni.

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FREQUENZA DELLE COMPRESSIONI TORACICHE - dalle linee guida AHA Guidelines - Highlights-Italian 2010 alle 2015

Durante la RCP, i soccorritori devono eseguire compressioni efficaci a una profondità e frequenza appropriate (100-120/min) riducendo al minimo il numero e la durata delle interruzioni nelle compressioni toraciche. Inoltre, per una RCP di alta qualità, è necessario consentire la riespansione toracica completa dopo ongi compressione e occorre evitare una ventilazione eccessiva. 

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