Nessuno ci ha chiesto niente, come al solito. Siamo noi che abbiamo deciso, anche in questo momento difficile, di continuare a fare quello che facciamo tutti i giorni. Ci viene spesso domandato, in tempo di "pace" , il perché facciamo quello che facciamo, perché lo facciamo da volontari (quindi senza essere retribuiti) e cosa ci spinge a farlo...beh, adesso che siamo in "guerra" posso dire che queste domande sono triplicate ed in più si è aggiunto chi chiede: "Perché rischiare la vita? Mica è il tuo lavoro, puoi anche stare a casa!". Sì certo, avete ragione. Potremmo stare tranquillamente a casa, nessuno ci direbbe nulla e il nostro posto di lavoro non sarebbe a rischio. Ma provate a pensare un pò più in grande, e questa volta siamo NOI a porre una domanda a VOI: e se i volontari di tutte le Associazioni rimanessero a casa in questo periodo, cosa succederebbe? Non vi darò la risposta, lascio che ognuno di voi si risponda da solo. Posso dire sinceramente che fa paura, tanta paura...più del solito. Dalla quotidiana divisa siamo passati ad una tuta integrale con stivaloni, maschera, occhiali e cappuccio...come gli astronauti, più o meno. Non ci si riconosce più. Non siamo più Elisabetta, Andrea, Giovanni, Alessandra, ma figure totalmente bianche delle quali si vedono soltanto gli occhi. Quegli occhi che emanano solidarietà, vicinanza, coraggio e forza. A volte questi occhi diventano lucidi mentre accompagnamo un paziente verso l'ospedale, allontanandolo dalla propria famiglia, ma riusciamo a nascondere bene la cosa...o almeno ci proviamo. Ci siamo ritrovati catapultati in uno scenario che fino a qualche mese fa avevamo visto solo in televisione nei film, ma non ci siamo tirati indietro nemmeno adesso. Essere Volontario è anche questo: avere la libertà di scegliere e scegliere di continuare, sempre e comunque. Non importa se fa caldo, se con la tuta stiamo scomodi, se la mascherina ci lascia segni sul viso e ci toglie un po' il fiato, se con tre paia di guanti non ci sentiamo più le mani...non importa. Non importa se ci si appannano gli occhiali, se cerchiamo di trattenerci più a lungo possibile dall'andare in bagno, se ci prude il viso e non possiamo grattarci...non importa. Non importa se non ci vedete dietro alle mascherine, sappiate che noi sorridiamo lo stesso.

Elisabetta N.

《Tieni per te le tue paure, ma condividi con gli altri il tuo coraggio.》